In una decisione storica che ha catturato l'attenzione del mondo dell'arte e degli esperti legali, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (ECHR) ha confermato la pretesa dell'Italia su un antico bronzo greco, attualmente ospitato al Getty Museum di Los Angeles. La sentenza, emessa giovedì, segna la conclusione di una lunga battaglia legale per il legittimo possesso del 'Giovane Vincitore', una statua di un atleta nudo pescata dal Mar Adriatico negli anni '60. L'Italia ha sostenuto che il bronzo è stato esportato illegalmente e ne ha richiesto il ritorno da decenni.
Il caso è arrivato alla ECHR dopo che il Getty Museum ha fatto appello contro una decisione del 2019 del tribunale italiano, che aveva confermato un ordine di confisca italiano per la statua. Il museo ha sostenuto che la confisca violasse i suoi diritti, ma la corte con sede a Strasburgo non è stata d'accordo, emettendo una sentenza a favore dell'Italia. Questa decisione sottolinea le complessità che circondano l'acquisizione e la repatriazione di antichi manufatti, argomento di crescente preoccupazione e dibattito nella comunità internazionale.
Il 'Giovane Vincitore' è stato scoperto da pescatori italiani nel 1964 e successivamente è stato coinvolto in una controversa saga riguardante la sua esportazione illegale dall'Italia e l'acquisizione da parte del Getty Museum nel 1977. Il museo ha difeso il possesso del bronzo, citando il suo acquisto legale e il valore cultura…
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